Galles. Golf. Madrid. In quest’ordine. Fino a qualche mese fa, la lista delle priorità di Gareth Bale la conoscevano anche i sassi, considerando che era scritta su uno striscione che i tifosi della sua nazionale portavano in giro un po’ ovunque. E visto come andavano le cose con i Blancos, complicato anche obiettare al fatto che persino il golf fosse più importante del Real, che lo lasciava in panchina o più spesso in tribuna. Ora che però il gallese è tornato al Tottenham, dove è diventato una stella planetaria prima di trasferirsi in Spagna, forse bisognerà rivedere perlomeno l’ordine dell’elenco. O forse…no.

LINGUA – Come spiega il neo compagno di squadra Sergio Reguilon, un altro che è stato lasciato andare dal Real Madrid senza troppe remore, il club sta facendo di tutto per far sentire Bale di nuovo a casa. E questo significa anche permettergli di dedicarsi al suo passatempo preferito senza doversi allontanare dal centro sportivo. Lo spagnolo ha parlato a Cadena SER e ha detto la sua sull’ex calciatore più costoso di tutti i tempi. Tornando anche sul discorso della lingua, uno dei problemi maggiori di Bale a Madrid, almeno a giudicare da quanto diceva la stampa spagnola. “Mi sembra diverso rispetto a prima, la lingua per lui conta molto”.

GOLF – Casa dolce casa, dunque. “Parla anche bene spagnolo, non è per niente male, è come me con l”inglese. Ma è una questione di comunicazione di abitudini, il che significa che in Inghilterra è più felice. Non ho idea se tornerà a Madrid”. Per sicurezza, il Tottenham ha comunque deciso di dargli un incentivo in più. “Quello che mi ha sorpreso di più è che al centro sportivo ci sono buche per il golf. Ho chiesto come mai e mi hanno spiegato che le hanno messe per Bale. Sono buche corte, magari di trenta metri. Ma comunque non ci potevo credere!”. Un bel gesto da parte del club che sta coccolando il gallese come forse al Real non avevano mai fatto. E che, giudicando dalle prime prestazioni, potrebbe essere ripagato…

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