Rino La Forgia
La vittoria più bella

Una vittoria ci rende più sereni, poiché ci regala tre punti che danno una smossa alla classifica. Se poi una vittoria viene attraverso una bella prestazione, ancora meglio.
Ma una vittoria diventa ancor più bella se ai già citati elementi, subentrano altre considerazioni. Intanto l’affermazione contro la Casertana ha messo fine ad un trend negativo avviato dall’inizio dell’anno; ha poi fatto sì che prestazione e risultati negativi realizzati recentemente non andassero di pari passo con le questioni societarie.
Contro i falchetti è stata una partita perfetta? Assolutamente no.
Anche perché abbiamo assistito a situazioni che ci hanno lasciato tribolare relativamente al risultato finale. Intanto, ed è una novità, abbiamo sciupato tante occasioni da rete per mancanza di determinazione o superficialità. Così come abbiamo rischiato in alcune occasioni, anche per qualche leggerezza in fase difensiva.
Una vittoria è poi ancor più bella quando è ottenuta soffrendo sino al 90º. A Marchionni va dato atto che ha saputo isolare il gruppo dalle antipatiche questioni societarie. Gli va dato merito di aver motivato i ragazzi nonostante poi alcune defezioni di cui sappiamo.
Della prestazione dei nostri mi piace rimarcare la prova di D’Andrea, che al di là una rete di buona fattura, ha proposto un’impronta determinante alla gara. Da rilevare anche un Curcio ritrovato rispetto alle ultime due partite. Per quanto mi riguarda sono rimasto soddisfatto della presenza sin dal primo minuto di Dell’Agnello, che pur non avendo segnato, pur non essendosi messo in mostra come avremmo voluto, ha comunque rappresentato un uomo fastidioso per la retroguardia campana. I numeri del calciatore ci sono e lo si è intravisto con un colpo di tacco verso la porta avversaria, tipico di giocate da categoria superiore.
Nella ripresa poi contento anche per le prestazioni di Morrone, su cui bisognerà a mio avviso puntare sempre di più, e del lavoro di Balde che ha tenuto in allarme costantemente una formazione alla ricerca della rimonta.

Sulle questioni societarie invece si è detto di tutto e di più. Nonostante un’apparente silenzio di queste ultime ore notiamo in generale solo che si parla tantissimo, ma non di cose essenziali. Un circo in cui tutti si pubblicizzano o si fanno pubblicizzare solo per ottenere il consenso da parte del pubblico. Finirà tutto ciò prima o poi? Nel frattempo il campionato continua ed all’orizzonte appare il Teramo, altro grande test per il nostro Foggia, utile per comprendere ancor di più le nostre ambizioni. Per ciò che mi riguarda però, al momento punterei solo ed esclusivamente ad una tranquilla salvezza poiché ci sono scadenze a livello economico che dovranno essere risolte, pena punti di penalizzazione. Cose di cui al momento, considerando la confusione societaria, dovremo tenere in considerazione. Riguardo il mercato occhi puntati sulla questione Rocca. Sinceramente non saprei dire la mia in quanto il ragazzo è in scadenza di contratto ed è richiamato dalle sirene della categoria superiore. Ovviamente le ambizioni del ragazzo sono legittime, anche se lo stesso dovrebbe rammentare che il Foggia gli ha permesso una certa visibilità. Relativamente alla società è evidente però che cederlo ora potrebbe rappresentare una boccata di ossigeno a livello economico, mentre dandolo a giugno non si monetizzerebbe alcunché. Sta di fatto che anche riguardo questa questione potremo intuire quelli che sono o saranno i programmi di chi gestirà il Foggia.

Tradotto: terminare la stagione senza infamie e senza lode o tentare di giocarsela? Ai posteri. F. F.

Rino La Forgia

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