Avremmo voluto titolare questo breve editoriale con un più laconico “FATE PRESTO!” se solo non fosse stato un riferimento inadeguato e irrispettoso, rispetto al famoso titolo del “Mattino” di Napoli, riferito a quel rovinoso terremoto dell’Irpinia di cui lo scorso 23 novembre è caduto il quarantennale.

Eppure, sebbene nel suo “piccolo”, la vicenda del cambio di proprietà del Calcio Foggia 1920, con i suoi contorni kafkiani, rappresenta comunque una questione da risolvere nella massima urgenza. C’è un’offerta aperta in questo momento da parte di una cordata che ha già fatto intendere di avere grandi progetti per la piazza e la società. Al contempo, c’è una socia, la dott.ssa Pintus, che ha ufficializzato il suo esercizio della prelazione prevista dalle norme statutarie. C’è l’altro socio, Roberto Felleca, che si è detto a sua volta pronto a farsi da parte in maniera inequivocabile, pur col rammarico di non aver potuto andare avanti verso il closing con la predetta cordata. C’è una squadra che sta facendo bene, anzi benissimo, ma con alle spalle una proprietà spaccata che non fa mistero del possibile insorgere di difficoltà a proseguire. C’è una piazza in fibrillazione, che vuole certezze e che si pone domande: quali sono i progetti della nuova cordata e i “nomi di altissimo profilo” che saranno coinvolti nel management?  Quali, invece, i progetti, gli obiettivi e i mezzi per tradurli in fatti che ha in mente la dott.ssa Pintus, nel momento in cui esercita il diritto di prelazione? Quali le figure su cui intenderà puntare? E quali sarebbero, se esistono, gli eventuali nuovi soci/acquirenti che “coprono” la sua sortita e che potrebbero nel caso affiancarla, se non addirittura subentrarle a loro volta? E infine: ci saranno residue possibilità di fare un mercato adeguato ai bisogni di una rosa risicata in alcuni reparti, ma che ha conquistato anche i più scettici e meriterebbe quei 2 o 3 puntelli per poter continuare a sognare?

La piazza vuole risposte immediate. Per il mercato, ultimo ma più urgente punto di domanda, il tempo è quasi scaduto : Corda, o chi dovesse farne le veci (ammesso che abbia il tempo di insediarsi) non può operare senza l’avallo (e certezza sul budget  a disposizione) della proprietà. Se prelazione deve essere, prelazione sia: si chiami il notaio, non importa chi lo faccia (sebbene in genere l’urgenza è di chi compra). Si concretizzi l’acquisto con le necessarie garanzie e si concluda al più presto. Quindi, si parli alla piazza, la si sciolga da questa incertezza paralizzante: non c’è più tempo da perdere.

L’alternativa c’è: e non può aspettare. Come non può più farlo la tifoseria, che lo ha fatto capire chiaramente: attraverso i messaggi resi dagli striscioni delle curve e attraverso l’onda immensa dei post sui social da parte dei foggiani di tutto il mondo. Occorre fare in fretta, anche per porre fine, una buona volta, alla assurda spaccatura determinatasi anche nella platea dei tifosi. Si concretizzi la prelazione. Altrimenti, si ceda il passo a chi vuole subentrare a entrambe le “fazioni” della società, per consentirgli di agire in tempo e di presentarsi al giudizio della piazza sin da subito. Quanto all’altro attore di questa vicenda, il Sindaco: seppur probabilmente impegnato ora su altre gravose questioni, sia presente e vigili, facendo suo questo appello. E’ anche una sua precisa responsabilità. Ed è bene tenerne in debito conto.

La Redazione

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