Contro una modestissima Turris il Foggia torna alla vittoria. Pochi minuti e i rossoneri sono costretti al primo cambio. Entra Vitale per Salvi, infortunato e Morrone passa in cabina di regia. Bravissimo col fioretto in fase di costruzione, non altrettanto all’altezza della situazione quando bisogna giocare di sciabola in interdizione. Segna Curcio una reta spettacolare portandosi in doppia cifra. Subito dopo, su palla inattiva, la difesa del Foggia si distrae e Loreto ne approfitta. Tutto sommato due squadre scarse: corallini che balbettano in difesa e satanelli in difficoltà difensiva per mancanza di filtro a centrocampo. Nella ripresa Del Prete e Fumagalli salvano per due volte il Foggia. Poi la Turris resta in dieci. Stavolta Marchionni organizza bene la squadra in superiorità numerica, il Foggia domina ma non segna, tant’è che a riportare in vantaggio i rossoneri è Ferretti su autorete. Poi la Turris reagisce ma è il Foggia a chiudere la partita con Curcio che realizza la doppietta con un bel tiro di piatto come un rigore in movimento ugualissimo al tiro di Rivera che sancì il 4-3 per l’Italia all’Azteca contro la Germania (Messico ’70). Già all’andata Curcio segnò una doppietta contro i corallini. Ora è all’undicesimo gol con la maglia del Foggia e alla sua terza doppietta e quindi al ventiseiesimo posto dei doppiettisti dove, tra gli altri, raggiunge un altro grande numero dieci: Roberto De Zerbi. Curcio sale anche nella classifica dei gemelli del gol con sedici reti quest’anno abbiamo Curcio (11) e D’Andrea o Rocca (5). In passato altre tre coppie foggiane realizzarono 16 reti in tutto il campionato: Rossi (9) e Chiaruttini (7) nel 1936-1937, Bruzzone (9) e Desolati (7) nel 1983-1984, Cantoro (11) e Mounard (5) nel 2005-2006. Per Agostinone, invece, è la sua centotrentottesima presenza con il Foggia ed essendo subentrato a partita in corso consolida questo suo personale primato con quarantatré subentri nella centenaria storia del Foggia.

Peppino Baldassarre

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